CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO DEL PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA

L’anno 2011 registra cento anni di attività del Pontificio Istituto di Musica Sacra, una istituzione nata ufficialmente come Scuola Superiore di Musica Sacra il 5 gennaio 1911 per espressa volontà di San Pio X (che ben presto, il 10 luglio 1914, la elevò alla dignità pontificia) e per l’azione determinata e convinta del gesuita Padre Angelo De Santi che ne fu primo preside.

Nella ricorrenza del centenario, il Consiglio accademico dell’Istituto, presieduto da Mons. Valentino Miserachs Grau, ha deliberato di dar vita a una serie di manifestazioni culturali a fini celebrativi, con il duplice intento di manifestare al mondo esterno la sua storia e di convogliare intorno all’evento una significativa rappresentanza della musicologia internazionale. La cura scientifica del progetto è stata affidata a Francesco Luisi, docente di Semiografia polifonica e di Metodologia presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra. Partendo da tali presupposti, in ragione del primo intento è stato prodotto un volume commemorativo di ispirazione storico-didattica e per soddisfare il secondo è stato organizzato un Congresso internazionale di musica sacra.

La pubblicazione celebrativa, realizzata con il concorso dei rappresentanti di tutti i Dipartimenti disciplinari dell’Istituto (Canto Gregoriano, Composizione, Direzione corale, Musicologia), e dei responsabili della Biblioteca e dell’Archivio, ripercorre le tappe salienti di una storia interna della didattica della musica sacra, della formazione e della trasmissione dei saperi che ha segnato un secolo di attività. Quelle tappe hanno registrato il passaggio dall’idea di restaurazione, già sostenuta dal movimento ceciliano tra Otto e Novecento, alla consapevole tenuta dello stile compositivo della musica sacra polifonica alla luce della più autentica tradizione. La storia dell’Istituto Pontificio annovera personalità illustri, delinea momenti significativi ancorché critici nel divenire della musica sacra, sottolinea la missione didattica e formativa sostenuta da maestri compositori, direttori di coro, organisti e specialisti di canto gregoriano. Ma ancor più si sofferma sull’azione decisa e consapevole di tutti i presidi che hanno guidato l’Istituto con profondo senso di responsabilità al servizio della liturgia musicale e in stretto contatto con l’Autorità pontificia. Il volume, curato da Francesco Luisi e Antonio Addamiano, è corredato da un CD realizzato da Nicola Tangari, contenente un’ampia documentazione della vita dell’Istituto e da un DVD realizzato da Federico Del Sordo, nel quale sono presentati con dettagli storici e con esecuzioni musicali dal vivo tutti gli strumenti musicali di cui è dotato l’Istituto.

Il Congresso, che si svolgerà dal 26 maggio al primo giungo, prevede la presenza di oltre 100 studiosi, in massima parte rappresentanti di Università italiane e straniere, che affronteranno un ampio spettro di ricerca e riflessione sulla musica liturgica, paraliturgica, sacra e spirituale, a partire dalla originaria formazione del canto gregoriano fino alle espressioni più avanzate della musica sacra d’arte dei nostri tempi. Il Congresso prevede inoltre lo svolgimento di tre tavole rotonde a conclusione delle varie sessioni di studio: la prima dedicata alla “Musica nelle Missioni” coordinata da Franco Alberto Gallo; la seconda rivolta alla “Didattica della musica sacra” guidata da Giuseppina La Face Bianconi; la terza aperta alla riflessione sulla “Musica e liturgia oggi”, presieduta da Raffaele Pozzi.

Le celebrazioni per il centenario non potevano trascurare l’aspetto produttivo ed esecutivo che ha sempre accompagnato l’attività di promozione e diffusione della cultura musicale sacra sostenuta dall’Istituto. E lo ha fatto ricorrendo a eccellenti personalità esterne a cui l’istituzione pontificia ha voluto rendere merito per il contributo reso alla produzione di musica sacra di tradizione cattolica e alla sua diffusione nel mondo. Così, in linea con le principali attività didattiche che caratterizzano l’impegno formativo dell’Istituto, ha scelto quattro grandi protagonisti: l’abate di Saint-Pierre di Solesmes, Philippe Dupont, che il 27 maggio terrà una conferenza sulla grande tradizione degli studi paleografico-musicali condotti a Solesmes negli ultimi due secoli, studi che hanno caratterizzato la restituzione filologica e critica del repertorio gregoriano; il Maestro Arvo Pärt, estone, considerato tra i massimi protagonisti della composizione musicale contemporanea con particolare interesse per la musica di ispirazione sacra; il Maestro Diego Fasolis, elvetico, direttore del coro della radio Svizzera di Lugano, interprete di fama internazionale di musica polifonica rinascimentale e barocca, particolarmente impegnato nella monumentale impresa della registrazione integrale delle opere di Palestrina sostenuta dalla Radiotelevisione Svizzera; il prof. Luigi Ferdinando Tagliavini, professore emerito dell’Università di Friburgo, organista e musicologo di fama internazionale, interprete raffinato e attento dei repertori tastieristici e profondo conoscitore della prassi esecutiva storica. Agli ultimi tre il Pontificio Istituto di Musica Sacra conferirà la laurea Honoris Causa il pomeriggio del giorno 28 maggio e a ciascuno chiederà di esibire pubblicamente, a modo di lectio magistralis, la loro eccellenza artistica: il prof. Tagliavini terrà un concerto sul grande organo della Sala Accademica di Sant’Agostino il 28 maggio; il Maestro Fasolis eseguirà una intera messa di Palestrina durante la celebrazione eucaristica del 29 maggio nella Chiesa di San Carlo ai Catinari (antica sede della Sacra Congregazione dei Musici di Santa Cecilia che ebbe suo primo princeps musicae Palestrina stesso) e un concerto pubblico con coro e con l’ensemble “I Barocchisti” nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 31 maggio; il Mestro Pärt rilascerà, il 31 maggio pomeriggio, una intervista pubblica condotta da Marco Cimagalli, Francesco Luisi e Raffaele Pozzi, durante la quale darà definizione della sua arte, del suo pensiero d’artista, del suo linguaggio e della sua personale visione del concetto di sacro.

Non mancheranno altri eventi di rilievo. Nel tardo pomeriggio del giorno 27 maggio, a conclusione delle due giornate di studio dedicate al canto gregoriano, Johannes Berchmans Göschl presenterà il “Graduale Novum 2011” con una relazione sulla “questione della restituzione melodica documentata”; al termine, nella Basilica di Sant’Apollinare, l’”Ottetto vocale di Oslo” diretto da Alexander Schweitzer terrà un concerto esemplare di canto gregoriano, basato sulla lezione del suddetto Graduale. Il 29 pomeriggio, nella sala Accademica di Sant’Agostino, il Maestro Fasolis terrà un seminario sull’interpretazione della polifonia rinascimentale con particolare riferimento alla musica di Palestrina a fronte della Nuova Edizione Nazionale delle Opere di Palestrina edita dal Ministero dei Beni Culturali sotto la responsabilità scientifica di Francesco Luisi. Nell’occasione saranno presentati tutti i volumi pubblicati nella nuova veste scientifica e tutti i CD realizzati dal coro della Raiotelevisione Svizzera diretto da Diego Fasolis. Tutti i concerti e le manifestazioni principali saranno ripresi dalla Radiotelevisione Svizzera che ne trasmetterà ampi resoconti con registrazioni sul suo sito internet ufficiale. E sembra doveroso ricordare, in materia di comunicazione informatica, che anche il sito del PIMS, su cui appare questa breve nota di presentazione, rappresenta una innovazione che interpreta la volontà di celebrare il Centenario del PIMS espressa dal Consiglio accademico.

Francesco Luisi

 

CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO DEL PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA

PROGRAMMA

 

GIOVEDÌ 26 MAGGIO – SALA ACCADEMICA

  • 10,30 Saluto delle Autorità
  • 11,00 Mons. Valentino Miserachs Grau, Preside del PIMS, Prolusione
  • 11,30 Francesco Luisi, Responsabile scientifico del Congresso, Introduzione ai lavori
  • 13,00 Pausa pranzo

CONGRESSO I SESSIONE – Chairman Francesco Luisi (Università di Parma-PIMS)

  • 14,30 Nino Albarosa, Aspetti di Dom Engène Cardine
  • 14,55 Màrius Bernadó, Dal canto piano al canto gregoriano: una storia editoriale della restaurazione gregoriana in Spagna
  • 15,20 Juan-José Carreras, La formazione di un musicologo: Higinio Anglès (1912-1922)
  • 15,45 Siegfried Gmeinwieser, Joseph Haas (1879-1960) e il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma
  • 16,10 Andrea Bombi, Riforma, cultura e propaganda nel «Boletín de la Asociación Ceciliana Española»
  • 16,35 Pausa caffè
  • 17,00 Franz Karl Prassl, Teologia liturgica e canto gregoriano
  • 17,25 Giovanni Conti, «Et super hanc petram…». Il canto gregoriano prima pietra della paideia del PIMS
  • 17,50 Angelo Rusconi, Il contributo dei teorici medioevali alla storia e alla prassi del canto liturgico: alcune riflessioni
  • 18,15 Michael Klaper, Testimonianze contemporanee e riflessioni sulla ‘composizione’ di nuovi canti liturgici nel Medio Evo
  • 18,40 Heinrich Rumphorst, Il trattamento dei testi della Sacra Scrittura da parte dei compositori del canto gregoriano come espressione dell’interpretazione
VENERDÌ 27 MAGGIO – SALA ACCADEMICA

  • 9,30 Conferenza di Dom Philippe Dupont O.S.B., Abate di Solesmes
  • 10.30 Pausa caffè
CONGRESSO II SESSIONE – Chairman Juan-José Carreras (Universidad de Saragoza).

  • 11,00 Cesarino Ruini, Mutamenti politici e trasformazioni della scrittura musicale: esperienze e proposte tra paleografia e storia
  • 11,25 Mauro Casadei Turroni Monti, La notazione adiastematica pomposiano-ravennate e le contaminazioni in area bolognese
  • 11,50 Giampaolo Mele, Il “corpus” degli antifonari arborensi francescani (ACO, P. III-VIII, Italia Centrale, sec. XIII4/4)
  • 12,15 James Borders, Chants in Manuscripts of the Three Medieval Recensions of the Pontificale Romanum
  • 12,40 Nicola Tangari, Particolarità liturgico-musicali di un graduale di Santa Maria Maggiore a Roma
  • 13.05 Pausa pranzo

CONGRESSO III SESSIONE – Chairman Giovanni Conti (Scuola Universitaria di Musica della Svizzera Italiana)

  • 15.00 Marcel Pérès, Il canto romano antico. Nuovi orizzonti per la comprensione del canto gregoriano e dei repertori delle Chiese Orientali
  • 15.25 Barbara Haggh-Huglo, Late Medieval Vespers and Mass in the Modern Church?: Two Case Studies
  • 15.50 Luisa Nardini, Il repertorio delle prosule per il Proprio della Messa nei manoscritti beneventani
  • 16,15 David Hiley, Gregorian Chant in Regensburg 811-2011
  • 16,40 Pausa caffè
  • 17,00 Michel Huglo, Remarques sur la Sémiologie grégorienne de Dom Eugène Cardine
  • 17,25 Johannes Berchmans Göschl, La questione della restituzione melodica documentata nel Graduale Novum 2011
  • 18.00 Presentazione del Graduale Novum 2011, a cura di Johannes Berchmans Göschl
VENERDÌ 27 MAGGIO – BASILICA DI SANT’APOLLINARE

  • 19,00 Concerto di canto gregoriano dell’Ottetto vocale di Oslo
    Direttore Alexander Schweitzer.
SABATO 28 MAGGIO – SALA ACCADEMICA
Tavola rotonda coordinata da Franco Alberto Gallo (Università di Bologna)
La musica nella comunicazione religiosa: testi e immagini

  • 9,30 Franco Alberto Gallo, Presentazione
  • 9,55 Paola Dessì, Musica nell’attività missionaria di Matteo Ricci. I doni sonori per l’imperatore Wanli
  • 10,20 Donatella Restani, «L’altra musica dei paesi stranieri alla Cina»: prime ricerche sui testi del gesuita Giulio Aleni (1582-1649)
  • 10,45 Eliana Cabrera, Sonido y silencio en la conquista espiritual de la América Latina del siglo XVII
  • 11,10 Pausa caffè
  • 11,25 Lionel Li-Xing Hong, Catholic Music in Seventeenth and Eighteenth Century China: A Study from a Liturgical Perspective
  • 11,50 Jann Pasler, Sacred Music in the African missions: Gregorian Chant, Cantiques, and Indigenous Musical Expression
  • 12,15 Daniela Castaldo, Le rappresentazioni della danza di Miriam (Esodo 15:20-21)
  • 12,40 Nicoletta Guidobaldi, La muta eloquenza dei suoni dipinti: prime indagini sulla raffigurazione di musiche sacre e devozionali nell’iconografia del Cinque e Seicento
  • 13.05 Pausa pranzo

CONGRESSO IV SESSIONE – Chairman Giulio Cattin (Università di Padova)

  • 15,00 Paolo Emilio Carapezza, Sicilo, discepolo di Paolo?
  • 15,25 Agostino Ziino, San Vitaliano papa e la musica
  • 15,50 Thomas Schmidt-Beste, 24 cantori, un solo libro: la «mise en page» nei libri musicali del Fondo Cappella Sistina
  • 16,15 Klaus Pietschmann, Polifonia liturgica e simbologia politica nell’Italia Rinascimentale
  • 16,40 Marco Gozzi, Le sequenze nei Codici musicali trentini del Quattrocento e il loro rapporto con il canto piano
  • 17.30 Solenne Atto accademico
Saluto augurale del Preside, M° Mons. Valentino Miserachs.

Allocuzione di Sua Eminenza il Signor Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica e Gran Cancelliere del PIMS, per il Conferimento dei Dottorati Honoris Causa in Musica Sacra ai maestri

  • Diego Fasolis
  • Arvo Pärt
  • Luigi Ferdinando Tagliavini
19.00 Lezione-concerto sul grande organo Mascioni
Organo e liturgia – I «Fiori musicali» di Girolamo Frescobaldi
Organista Luigi Ferdinando Tagliavini

DOMENICA 29 MAGGIO – SALA ACCADEMICA

  • 15.00 Seminario di Diego Fasolis con la partecipazione del Coro della RSI
    Nuovi orizzonti dell’interpretazione polifonica
  • 17.00 Presentazione della Nuova Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina e della registrazione realizzata dal Coro della RSI
    Intervengono: Giuseppe Clericetti, Francesco Luisi, Giancarlo Rostirolla
DOMENICA 29 MAGGIO – CHIESA DI SAN CARLO AI CATINARI

  • 19,00 Santa Messa presieduta da Sua Em.za il Card. Zenon Grocholewski
    Durante la Celebrazione il Coro della Radiotelevisione Svizzera Italiana eseguirà la Missa Papæ Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina
    Direttore Diego Fasolis
LUNEDÌ 30 MAGGIO – SEDE DIDATTICA – Sessioni parallele

CONGRESSO V SESSIONE – Sala A – Chairman Giancarlo Rostirolla (Università di Chieti)

  • 9,30 William F. Prizer, Court Piety, Popular Piety: the Lauda in Renaissance Mantua
  • 9,55 Frank D’Accone, Liturgy, polyphony and tradition: Bishop Antonio Altoviti’s entrance into Florence in 1567
  • 10,20 Paolo Cecchi, «Advocata nostra»: aspetti letterari, dottrinali e religioso-antropologici dei canzonieri madrigalistici mariani del XVI secolo
  • 10,45 Michael K. Phelps, Guillaume Du Fay’s Supremum est
  • 11,10 Pausa caffè
  • 11,25 Saverio Franchi, Idealità cattoliche e culturali nelle istituzioni musicali romane della Compagnia di Gesù (XVI-XVII secolo)
  • 11,50 Arnaldo Morelli, «Con musica eccellentissima di cose pie». Salve, litanie ed altre devozioni: pratiche religiose e patronage a Roma in età moderna
  • 12,15 Franco Piperno, Giulio Della Rovere e la rete di relazioni musicali fra Loreto, Urbino e Ravenna
  • 12,40 Iain Fenlon, Roman Music in Renaissance Iberia: Exchange, Transmission, Reception
CONGRESSO VI SESSIONE – Sala B – Chairman Agostino Ziino (Università di Roma «Tor Vergata»)

  • 9,30 Camilla Cavicchi, Antonio Capello e le relazioni musicali fra gli Este e i pontefici nel primo Cinquecento
  • 9,55 Gioia Filocamo, «Non vedete che i Santi, le cui feste lasciandosi di celebrare, si sdegnarebbeno et potrebbe avenire che ci facessero del male assai?» I santi nelle laude polifoniche tra Quattro e Cinquecento
  • 10,20 Cecilia Luzzi, Travestimenti spirituali del Petrarca e madrigale nell’età della Controriforma
  • 10,45 David Bryant – Elena Quaranta, Il ‘suono’ delle feste: pratiche compositive ed esecutive della polifonia sacra nelle chiese minori tra tardo Medioevo e Rinascimento
  • 11,10 Pausa caffè
  • 11,25 Stefano Lorenzetti, De locis communibus musicalibus: strategie dell’inventio e arte della memoria nella musica liturgica tra Cinque e Seicento
  • 11,50 Fabrizio Bigotti, Aspetti stilistici della Schola romana nel Seicento: tradizione e innovazione in Gregorio Allegri (1582-1652)
  • 12,15 Rodolfo Baroncini, Gli Ospedali, la nuova pietas e la committenza musicale cittadinesca a Venezia (1590-1620): i casi di Bartolomeo Bontempelli dal Calice e Camillo Rubini
  • 12,40 Christine Jeanneret, La fabbrica del compositore. I manoscritti di Girolamo Frescobaldi
  • 13.05 Pausa pranzo
CONGRESSO VII SESSIONE – Sala A – Chairman Arnaldo Morelli (Università di L’Aquila)

  • 15.00 Rodobaldo Tibaldi, Appunti per una storia del responsorio polifonico tra XV e XVI secolo: diffusione e trasformazione di un genere
  • 15,25 Pierre Bonniffet, La musique entre le Verbe et le silence.Claude Le Jeune. Dix Pseaumes de David nouvellement composez à quatre parties en forme de motets (1564)
  • 15,50 Jean-Pierre Whitfield, Les Pastorales sur la Naissance de Notre Seigneur Jésus Christ (H. 483 et H. 483) et David & Jonathas (H. 490): de rares exemples en France d’oratorio volgare
  • 16,15 Berthold Over, «Sempre cantando». Music in the Internal Mission in Sixteenth and Seventeenth-Century Italy
  • 16,40 Bianca Maria Brumana, Il dialogo di S. Francesco di Marcorelli ed altre musiche dedicate al santo nel XVII secolo
  • 17,05 Pausa caffè
  • 17,30 Andrea Chegai, Strategie retoriche e drammatiche nell’oratorio metastasiano
  • 17,55 Costantino Maeder, Alcune considerazioni sui primi oratori in Italia e in Inghilterra
  • 18,20 Christian Speck, Policoralità nell’oratorio romano nel Seicento
  • 18,45 Colleen Reardon, Liturgical Drama, Sacred Opera, and Oratorio in Siena, 1675-1710
  • 19,10 Christoph Riedo, La festa del Corpus Domini nel Duomo di Milano durante il Settecento
CONGRESSO VIII SESSIONE – Sala B – Chairman Patrizio Barbieri (Università di Lecce)

  • 15,00 Philippe Canguilhem, Faux-bourdon e falsobordone: ancora sul problema delle origini
  • 15,25 Ignazio Macchiarella, Falsobordoni ed altre pratiche polifoniche confraternali dei nostri giorni
  • 15,50 Luigi Collarile, «Ad uso della Cappella Ducale di Venetia». Intorno a due inedite composizioni sacre di Francesco Cavalli
  • 16,15 Annarita Colturato, «Gaude felix Sabaudia, gaude tota Ecclesia»: la musica nelle cerimonie religiose in presenza della corte (Torino, sec. XVIII)
  • 16,40 Daniele V. Filippi, Carlo Borromeo e la musica. Un carteggio inedito con Victoria, e altre sorprese
  • 17,05 Pausa caffè
  • 17,30 Federico Del Sordo, Il dibattito sui generi e l’alternatim per organo del XVII secolo. Italia-Francia
  • 17,55 John Caldwell, The English Pre-Reformation Organ Repertory
  • 18,20 Giuseppe Clericetti, Prassi esecutiva e ‘santa’ tradizione negli scritti di Charles-Marie Widor
  • 18,45 Gabriele Giacomelli, Organi e simboli del potere a Firenze dalla repubblica al principato
  • 19,10 Antonio Delfino, Repertori polifonici intavolati per tastiera: dai problemi testuali alla loro esecuzione
MARTEDÌ 31 MAGGIO – SEDE DIDATTICA
CONGRESSO IX SESSIONE – Sala A – Chairman Lorenzo Bianconi (Università di Bologna)

  • 9,00 Giancarlo Rostirolla, Istituzioni e protagonisti della vita musicale sacra a Roma nell’anno della chiusura del Concilio di Trento
  • 9,25 Noel O’Regan, Confraternity statutes in early modern Rome: what can they tell us about musical practice?
  • 9,50 Giovanni Salis, Scelte devozionali nelle musiche per la processione notturna con misteri del Venerdì Santo dei Barnabiti (Milano 1587)
  • 10,15 Dinko Fabris, Al servizio del sacro: una vera «Scuola napoletana» del Seicento
  • 10,40 Pausa caffè
  • 11,00 Marco Beghelli, L’organo all’opera
  • 11,25 Marco Capra, «L’opera d’un eretico maiuscolo»: la Messa di Verdi e l’idea di musica sacra nella seconda metà del XIX secolo
  • 11,50 Paolo Russo, Solennità e teatralità nella Messa da Requiem in Sol minore di Giovanni Simone Mayr
  • 12,15 Pietro Zappalà, La musica sacra di Amilcare Ponchielli
  • 12,40 Raffaele Pozzi, Le Orationes Christi e l’umanesimo religioso di Goffredo Petrassi
CONGRESSO X SESSIONE – Sala B – Chairman Wolfgang Witzenmann (DHI Roma)

  • 9,25 Carlida Steffan, «…per i compositori di musica e per i predicatori…». Testimonianze ed osservazioni sul rapporto tra predicazione e composizioni paraliturgiche nel Sei-Settecento
  • 9,50 Abel Puig i Gisbert, Le funzioni musicali delle cappellanie Moretti, Sacchetti, Sonanti e Soriano in Santa Maria Maggiore a Roma dalla loro fondazione al 1759
  • 10,15 Alessio Ruffatti, La ricezione francese della musica di Giacomo Carissimi: riflessioni a proposito dell’identità culturale francese
  • 10,40 Pausa caffè
  • 11,00 Teresa Gialdroni, Dal diletto alla devozione: il travestimento spirituale nella cantata da camera fra XVII e XVIII secolo
  • 11,25 Elisabetta Pasquini, «… In quell’aria più bassa di Roma…»: antefatti musicali di un (presunto) incarico a padre Martini
  • 11,50 Ala Botti Caselli, Le Passioni di Giuseppe Ottavio Pitoni: osservanza liturgica e stile antico nel solco della tradizione post-conciliare
  • 12,15 Ramón Saiz-Pardo Hurtado, Joseph Ratzinger: teologia liturgica della musica sacra allo stato attuale
  • 12,40 Daniele Sabaino, La definizione del concetto di ‘musica liturgica’ nel dibattito post-conciliare
  • 13.05 Pausa pranzo
CONGRESSO XI SESSIONE – Sala A – Chairman Marco Capra (Università di Parma)

  • 15.00 Maria José de la Torre Molina, Celebrations for Heroes: Urban Music and Liturgy during the Peninsular War, 1808-1814
  • 15,25 Jürgen Maehder, La drammaturgia dei timbri nel Saint François d’Assise di Olivier Messiaen: rappresentazione e narratività
  • 15,50 Susanna Pasticci, La presenza della fede nell’universo creativo di Igor Stravinskij
  • 16,15 Francesc Bonastre, Francesc Tàpies (1898-1985): dal Motu Proprio alla Modernità
  • 16,40 Marc Pepiol Martí, El compositor, constructor de Bellesa? Música sacra i llenguatges d’avantguarda
CONGRESSO XII SESSIONE – Sala B – Chairman Massimo Privitera (Università di Palermo)

  • 15,00 Carmela Bongiovanni, Un’impresa per la musica sacra a Genova: la cappella musicale di Sant’Ambrogio nei secoli XVIII e XIX
  • 15,25 Robert Kendrick, Beyond Loreto: Musical settings of «irregular» litanies after Sanctissimus (1601)
  • 15,50 Paolo Valerio, Giovanni Maria Sabino e la scuola musicale napoletana
  • 16,15 Francesco Passadore, La cappella musicale di San Marco a Venezia tra XIX e XX secolo
  • 16,40 Mauro Pisini, È ancora attuale il rapporto fra musica sacra e latino?
  • 17,05 Pausa caffè
MARTEDÌ 31 MAGGIO – BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE
21,00 Concerto del coro RSI e dell’Ensemble I Barocchisti

Direttore Diego Fasolis

  • Antonio Caldara (1670-1736) Gloria in Sib Maggiore
  • Trascrizione di Brian Pritchard da un microfilm della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna
  • Alessandro Scarlatti (1685-1757) Messa «Santa Cecilia»
MERCOLEDÌ 1 GIUGNO – SEDE DIDATTICA
Tavola rotonda coordinata da Giuseppina La Face Bianconi (Università di Bologna)
La musica sacra: prospettive pedagogico-didattiche del PIMS

  • 10,00 Giuseppina La Face Bianconi, Presentazione
  • Interventi di Paolo Cecchi, Maria Luisi, Raffaele Pozzi, Daniele Sabaino
  • 11,20 Pausa caffè
  • 11,40 Interventi di Federico Del Sordo, Walter Marzilli, Mauro Pisini, Silvano Presciuttini, Nicola Tangari
Tavola rotonda coordinata da Raffaele Pozzi (Università di Roma Tre)
Musica e liturgia oggi. Il rito cattolico nel mondo globalizzato

  • 15,00 Raffaele Pozzi, Introduzione
  • Interventi di Giovanni Filoramo, Enzo Pace, Giuseppe Lorizio, Salvatore Barbagallo
  • 16,20 Pausa caffè
  • 16,40 Interventi di Luigi Garbini, Eduardo Binna, Olivier Sarr, Lionel Li-Xing Hong

* * *

Ubicazione delle sedi:

  • Sala Accademica – Piazza S. Agostino 20/A
  • Sede didattica – Via di Torre Rossa, 21
  • Chiesa di San Carlo ai Catinari (Santi Biagio e Carlo) – Piazza Cairoli, 117
  • Basilica di Sant’Apollinare – Piazza S. Apollinare
  • Basilica di Santa Maria Maggiore – Piazza di Santa Maria Maggiore
 

El Réquiem de Verdi: “un grito a Dios ante la muerte”, según el Papa

CIUDAD DEL VATICANO, lunes 18 de octubre (ZENIT.org).- “Un momento de verdadera belleza capaz de elevar el espíritu”. Así valoró Benedicto XVI la “excelente” interpretación del Réquiem de Verdi, el sábado por la tarde en el Vaticano, por el maestro Enoch Zu Guttenberg a la dirección del Coro de Neubeuern y de la orquesta Klang-Verwaltung.

El Papa se dirigió a la asamblea, en alemán y en italiano, después del concierto, para agradecer al director de orquesta y a los músicos y para referirse a los sentimientos expresados en esta extraordinaria obra de Giuseppe Verdi, que llegó a definirse como “un poco ateo”.

El Pontífice ve, al contrario, en esta obra “una gran llamada al Padre eterno en el intento de superar el grito de desesperación ante la muerte”. Verdi expresa “toda una gama de sentimientos humanos ante la muerte”, observó.

El director Enoch zu Guttenberg dirigiendo la orquesta Klang-Verwaltung

El Papa recordó que Verdi (1813-1901) compuso esta misa de réquiem en 1873 con motivo de la muerte del escritor Alessandro Manzoni, a quien Verdi, destacó Benedicto XVI, admiraba y profesaba una especie de veneración.

“En el espíritu de gran compositor -explicó el Papa-, esta obra debía ser la cumbre, el momento final de su producción musical”.

“No era sólo un homenaje a un gran escritor, sino también la respuesta a una exigencia artística interior y espiritual que la confrontación con la estatura humana y cristiana de Manzoni había suscitado en él”.

Para el Pontífice, la misa de Verdi refleja una visión trágica de los destinos humanos, sobre todo cuando se trata de la realidad ineludible de la muerte, y de la cuestión fundamental de la transcendencia, en un género musical en el que el artista ya no debe preocuparse por la puesta en escena.

“Libre de los elementos de la escena, Verdi expresa, sólo con las palabras de la liturgia católica y con la música, la gama de sentimientos humanos ante el final dela vida, la angustia del hombre frente a su fragilidad natural, el sentimiento de rebelión ante la muerte, el desconcierto en el umbral de la eternidad”.

En su discurso, el Papa citó una carta de Verdi al editor musical Ricordi en la que el músico se definió como “un poco ateo”.

Pero cuando escribe esta misa, destacó Benedicto XVI, es como “una gran llamada al Padre, en un intento de superar el grito de desesperación ante la muerte, para reencontrar la aspiración a la vida que se hace oración silenciosa y del corazón: Libera me Domine”.

Verdi describe también, según el Papa, “el drama espiritual” del hombre frente a Dios, a quien aspira en lo más profundo de sí mismo y únicamente en quien puede encontrar la paz y el reposo.

Benedicto XVI citó en este sentido la famosa frase de las Confesiones de san Agustín: “Nuestro corazón está inquieto hasta que descanse en Ti”.

El concierto fue difundido posteriormente en diferido por la televisión católica italiana TV 2000: se pudieron apreciar entonces los espectaculares pianissimo de la orquesta en sintonía con la súplica del reposo eterno –Requiem aeternam dona eis Domine-, en contraste con el terror atronador del Dies Irae y el confiado apaciguamiento del Libera me final.

La excelencia del cuarteto de voces se expresó por ejemplo en las notas agudas de la partitura de Verdi para la mezzosoprano -Gerhilde Romberger-, o la soprano -Susanne Bernhard-, con el característico arte vocal del lied alemán en el que las notas más acrobáticas se presentan pianissimo, redondas, suaves, en ningún momento forzadas.

Ver este concierto televisado permitió también apreciar la voz del tenor, Reto Rosin, y la del bajo, Yorck Felix Speer.

La calidad de las voces y de la técnica vocal -del coro y de los solistas- fue uno de los puntos fuertes de esta interpretación musical bajo la dirección de un director de orquesta de renombre insuperable, cuyo talento se acompaña de sensibilidad y temperamento.

Nuevo director del coro de la Capilla Sixtina

CIUDAD DEL VATICANO, domingo 17 de octubre de 2010 (ZENIT.org).- Benedicto XVI ha nombrado al sacerdote salesiano Massimo Palombella, profesor de la Universidad Pontificia Salesiana y fundador y director del Coro Interuniversitario de Roma como maestro director de la Capilla Musical Pontificia, llamada «Capilla Sixtina», según informó este sábado la Oficina de Información de la Santa Sede.

Sustituye en la dirección de este coro, considerado como el más antiguo del mundo, pues hunde sus orígenes en el pontificado de Sixto IV (1471-1484), a monseñor Giuseppe Liberto, que desempeñaba este cargo desde 1997.

Massimo Palombella, nuevo director de la Capilla Sixtina

El vigente reglamento de la actividad de este coro fue aprobado por Pablo VI el 8 de agosto de 1969 y 20 de junio de 1970. Se conforma por 20 cantores adultos (seis tenores primeros, cinco tenores segundos, cuatro bajos primeros y cinco bajos segundos), y por unos treinta muchachos (sopranos y contraltos) de la «Schola Puerorum».

Los muchachos escogidos por particulares cualidades de voz y actitudes musicales, realizan dos cursos: el inferior o preparatorio y el superior. No reciben un sueldo o dinero por su servicio, pero la capilla les cubre los gastos de los estudios tanto en la escuela media italiana como en la escuela de canto.

Nacido en Turín, el 25 de diciembre de 1967, monseñor Palombella fue ordenado sacerdote para la congregación salesiana en 1996.

Estudió Filosofía y Teología y se doctoró en Teología Dogmática. Realizó sus estudios musicales con los maestros Luigi Molfino, Valentín Miserachs Grau, Gabriele Arrigo y Alessandro Ruo Rui, y se diplomó en Música Coral y Composición.

Trabaja en la pastoral universitaria de la diócesis de Roma desde el 1995 y  es profesor de la Universidad Pontificia Salesiana en la Facultad de Teología, de Escatología y de Música y Liturgia.

También en el Conservatorio «Guido Cantelli» de Novara, en el bienio de especialización en música sacra, de composición para la liturgia, polifonía romana y legislación de la música sacra.

También ha sido profesor de Lenguaje Musical en la Universidad La Sapienza de Roma y ha enseñado Liturgia en el Conservatorio de Turín y en el Instituto Pontificio de Música Sacra en Urbe.

Desde 1998 dirige la revista de música para la liturgia Armonia di Voci, de la Editorial LDC. Es miembro, como experto, de la Consulta de la Oficina Litúrgica Nacional de la Conferencia Episcopal Italiana.

Desde el año 1995 ha sido maestro de música de todos los encuentros del Papa con la cultura universitaria. 

Recientemente se ha ocupado de la vigilia de clausura del Año Sacerdotal en la plaza de San Pedro, en colaboración con la Orquesta de la Provincia y del Conservatorio de Bari.

Con el Coro Interuniversitario de Roma ha ofrecido numerosos conciertos en Italia y en el mundo y ha realizado una extensa serie de grabaciones en CD y en DVD.

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El canto gregoriano, clave para la renovación de la música sacra

ROMA, jueves 7 de octubre de 2010 (ZENIT.org).- El canto gregoriano es la clave para la renovación de la música sacra.

Ésta es la conclusión de la conferencia que el padre Uwe Michael Lang, consultor de la Oficina de las Celebraciones Litúrgicas del Sumo Pontífice, pronunció este miércoles por la tarde en la Academia Urbana de las Bellas Artes, en Roma.

El padre Uwe Michael Lang

En la primera sesión del año académico 2010-2011 del seminario superior Las razones del arte, el padre Lang explicó que “la carta encíclica Annus qui del 1749 es el pronunciamiento papal más importante sobre la música sacra, antes del Motu proprio Tra le sollecitudini de san Pío X en 1903”.

“En ella -explicó-, el Papa Benedicto XIV propone los criterios importantes de la música sacra que son válidos más allá de los límites de su contexto histórico y resuenan también en nuestro tiempo”.

“La encíclica -añadió el padre Lang- presenta el canto llano como normativa para la liturgia romana, mientras aprueba la polifonía no acompañada y permite también la música orquestal, aunque con ciertas condiciones, en el culto divino”.

“Ésta ha sido la postura secular de la Iglesia católica, y se refleja en la Constitución sobre sagrada liturgia del Concilio Vaticano II, que exalta el canto gregoriano como la música ‘propia’ de la liturgia romana”.

“La preeminencia del canto -recordó- fue confirmada por Benedicto XVI en su Exhortación apostólica postsinodal Sacramentum Caritatis del 2007”.

“El valor del canto gregoriano es su íntima relación con el texto litúrgico, al cual da forma musical”, indicó.

Annus qui pide explícitamente la integridad y la inteligibilidad de los textos que se cantan en la misa y en el oficio divino -dijo-. Esta preocupación ya fue debatida en Trento, pero no incluida en los documentos oficiales del concilio”.

Y concluyó: “Si bien la música sacra no puede limitarse exclusivamente al canto gregoriano, es esto, sin embargo, lo que tiene en sí las claves para una verdadera renovación de la misma”.

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Sobre el Agnus Dei

La traducción española del Agnus Dei según el Misal Romano es:     

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.    

Agnus Dei qui tollis peccata mundi, miserere nobis.    

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.    

Cordero de Dios, que quitas el pecado del mundo, ten piedad de nosotros.  

Cordero de Dios, que quitas el pecado del mundo, ten piedad de nosotros.   

Cordero de Dios, que quitas el pecado del mundo, danos la paz».   

Las mismas palabras las rezamos también en el Gloria Patri de la misa dominical. Sin embargo la forma tollis, que proviene del verbo latino tollĕre (o tŏlĕre), es muy rica en acepciones, entre las que se encuentran tolerar, sufrir, aguantar, padecer, llevar con paciencia o sustentar.    

Por otro lado, en el capítulo dieciséis del libro del Levítico viene relatado el rito que debían practicar los israelitas para expiar sus propios pecados, los de su familia y los de todo el pueblo de Israel.    

[…]10Mas el macho cabrío sobre el cual cayere la suerte por Azazel, lo presentará vivo delante de Jehová para hacer la reconciliación sobre él, para enviarlo a Azazel al desierto. […]      

el día de la expiación

el día de la expiación

[…]20Cuando hubiere acabado de expiar el santuario y el tabernáculo de reunión y el altar, hará traer el macho cabrío vivo; 21y pondrá Aarón sus dos manos sobre la cabeza del macho cabrío vivo, y confesará sobre él todas las iniquidades de los hijos de Israel, todas sus rebeliones y todos sus pecados, poniéndolos así sobre la cabeza del macho cabrío, y lo enviará al desierto por mano de un hombre destinado para esto. 22Y aquel macho cabrío llevará sobre sí todas las iniquidades de ellos a tierra inhabitada; y dejará ir el macho cabrío por el desierto. […]     

¿A qué se refiere la expresión Cordero de Dios que “quitas” el pecado del mundo? ¿No era acaso la misión de Cristo-Jesús sufrir nuestras iniquidades, cargar con nuestros pecados y soportar sobre sí toda la culpa de la Humanidad desde Adán hasta el fin de los tiempos? Cristo se convierte en el nuevo y auténtico cordero ofrecido en sacrificio sobre el que se cargan todos los pecados ya no del pueblo de Israel, sino de toda la Humanidad.  

Seamos conscientes del sentido completo de las palabras del Agnus Dei lo cantamos o rezamos.

Historia. Introducción

 

¿Dónde comienza la historia de la música en la liturgia cristiana? ¿Cuál es la razón del canto y la música durante la liturgia? ¿Es realmente necesaria la música dentro de la celebración cristiana? ¿Qué papel juega hoy día la música en nuestras comunidades religiosas?

Todos estos fascinantes interrogantes tienen su primera respuesta en la historia. La historia de la religión cristiana. Les propongo un apasionante viaje a las raíces de nuestra religión y a las de nuestra música con el objetivo de conocer y valorar el inmenso tesoro del que somos portadores.